La storia del Sidro

L’origine della produzione di sidro è più difficile da rintracciare che quella di birra o vino. Il termine nasce in lingua d’oil, intorno all’anno 1000, dal latino sicere. 

Per seguire la sua storia dobbiamo seguire quella della coltivazione delle mele, che ha origine in Asia Minore intorno al XIII secolo a.C. Abbiamo notizie certe della coltivazione del melo presso Egizi, Romani, Greci. Da allora la mela assume un forte ruolo simbolico all’interno di numerose culture – basti pensare al frutto del peccato originale nella Bibbia, o al pomo della discordia nel Iliade – e fa la sua comparsa in altrettante mitologie, da quelle scandinave a quelle degli Indiani Americani, come gli Irochesi. 

Risulta ovviamente altrettanto difficile ricostruire la cronologia della macerazione e fermentazione dei frutti. Plinio cita il sidro come “curativo”, e tra le prime testimonianze storiche della bevanda abbiamo quella di un pasto di Teodorico II, re di Burgundia che Orleans a cavallo tra ‘500 e ‘600, riportato da San Colombano, in cui il sidro viene consumato insieme al vino. 

La vulgata comune vuole che siano di Celti a giocare il ruolo più significativo nella diffusione europea della bevanda. Sicuramente anche i monasteri ebbero un ruolo chiave nel promuovere la cultura del sidro, prodotto con i frutti degli orti cistercensi: la sua bassa gradazione lo rendeva adatto alla regola benedettina del bere con moderazione. Anche gli Arabi giocarono un compito fondamentale nella diffusione della cultura di mele, grazie alle migliorie agricole che introdussero in Europa, partendo dalla Spagna. 

Per ragioni climatico-geografiche, la produzione di sidro attecchì soprattutto nel Nord Europa, in particolare in Bretagna e in Normandia, nell’attuale Regno Unito e nelle Asturie spagnole. Dalla Francia il sidro approdò Oltremanica grazie a Guglielmo il Conquistatore, dove ebbe un vero e proprio boom di popolarità, specie dopo il Medioevo, quando le sidrerie si diffusero a macchia d’olio, e l’alcolico diventò economicamente più conveniente perfino della birra. 

In Italia la coltivazione delle mele e la produzione di sidro sono sempre state praticate nel Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Appennino Emiliano. Durante il fascismo Mussolini impose dazi altissimi alle sidrerie, giungendo in molti casi a chiuderle, per incentivare la produzione di vino.

Di Giorgia Cannarella, Gambero Rosso, agosto 2019